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N.22 - Ovunque palleggi

Se tutta Napoli è più o meno un luogo di culto in cui si venera in varie forme Diego Armando Maradona, ai Quartieri Spagnoli c’è proprio “Piazzetta Maradona”, un posto in cui la venerazione del Dio del pallone mette d’accordo calcio e religione sin dal 1990, attirando turisti da ogni parte del mondo e con fede calcistica.

Ancora oggi è una tappa obbligata per giocatori, dirigenti ed ex atleti di ogni fede sportiva che si recano ai Quartieri Spagnoli a porgere omaggio alla memoria del Pibe de Oro proprio sotto il suo murales.

Prima dell’aprile del 1990 il piccolo slargo fra Via Emanuele De Deo e via Concordia era un luogo anonimo, il classico ricovero di automobili. Poi arrivò il miracolo del secondo scudetto del Napoli. E con il successo sportivo, il popolo dei Quartieri tornò in strada ancora più festoso di quel 10 maggio 1987, riempiendo di nuovo l’intero quartiere con scritte e disegni.

Proprio qui sorse un gigantesco murales del Numero 10, con la chioma al vento e la posa in corsa. Fu un’opera d’arte spontanea che nacque sulla facciata del civico 60 che, appunto, affaccia sull’attuale Piazzetta Maradona. Non bisogna meravigliarsi di un movimento così pazzo: tutta la città fu completamente colorata d’azzurro fra il 1986 e il 1990 e ancora oggi ci sono numerose testimonianze in giro per Napoli.


Così lo sguardo di Diego non abbandona mai i napoletani, e non si perde un palleggio: palleggia anche lui, ovunque e sempre.




Lorenza Sabatino



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